Unitamente all'apposita istanza: 1) documento nel quale sia espressa la volontà del defunto alla cremazione. Tale documento può consistere in: a) disposizione testamentaria (testamento in forma olografa o reso e depositato presso un notaio); b) atto scritto dal quale risulti la volontà del coniuge o parente più prossimo, individuato secondo gli articoli 74 e seguenti del Codice Civile, che in assenza di volontà contraria del defunto, intende dar corso alla cremazione del cadavere; c) dichiarazione di volontà di essere cremato, in carta libera e datata, sottoscritta di proprio pugno (o confermata da due testimoni, in caso di incapacità del defunto a scrivere)dall'iscritto ad una associazione riconosciuta che abbia tra i propri fini quello della cremazione dei cadaveri dei propri associati. La dichiarazione deve essere convalidata dal Presidente della associazione mediante l'attestazione del mantenimento dell'adesione alla stessa fino all'ultimo istante di vita dell'associato. 2) Certificato in carta libera, redatto dal medico curante o dal medico necroscopo, con firma autenticata del funzionario incaricato o dal suo delegato, dal quale risulti escluso il sospetto di morte dovuta a reato. In caso di morte violenta o sospetta tale, dovrà essere acquisito anche il nulla-osta alla cremazione dell'Autorità Giudiziaria. Tale certificato deve contenere la dichiarazione che il defunto non era portatore di protesi elettroalimentate o che le stesse sono state rimosse a cura e spese dei familiari o degli altri soggetti obbligati. Qualora trattasi di cremazione di resti ossei/mortali non è necessario alcun certificato del medico necroscopo. 3) Documento di identità del richiedente