Nell’omonima piazza, una lapide ricorda la figura di Giacinto Guareschi, antifascista, sindaco della Liberazione, della moglie Gemma Venezian, e del figlio Marco, giovane partigiano, catturato nel rastrellamento nazifascista della Benedicta, deportato e morto in campo di sterminio di Mauthausen.
Nel 2021 i resti mortali di Giacinto e Gemma Guareschi vennero traslati ad opera dell'Amministrazione Comunale presso il "Sacrario dei Martiri della Libertà" - ove già riposa l'amato Marco - all'interno del cimitero di Viale Martiri della Benedicta.